Deutsches Historisches Institut in Rom
Newsletter 1-2018
Gennaio-Marzo
Parole di saluto

Gentili lettrici e lettori,

siamo lieti di poter presentare la nostra newsletter in una nuova veste grafica e tecnica. D'ora in poi le versioni tedesca e italiana saranno pubblicate separatamente. Ogni abbonato/a potrà amministrare di persona il suo account e scegliere la lingua nella quale vorrà ricevere la newsletter. Inoltre è possibile ricevere informazioni su specifiche manifestazioni dell'Istituto per gli ambiti di Storia medievale, Storia moderna, Storia contemporanea e Storia della musica.

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A nome di tutti i collaboratori e collaboratrici del DHI Roma auguriamo un buon anno 2018.

 

La Redazione

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Personalia
Collaboratrice scientifica
Angela Steinsiek

Dal novembre 2017 la collaboratrice scientifica Angela Steinsiek cura presso il DHI Roma un progetto, finanziato dalla Deutsche Forschungsgemeinschaft (DFG), sul tema Ferdinand Gregorovius: poesia e scienza. Una raccolta di lettere italiane e tedesche. La sua sede di lavoro è Berlino. I suoi principali ambiti di ricerca sono scienze editoriali, reti epistolari, storiografia e storia delle scienze nel XVIII e XIX secolo, ricerca archivistica, letteratura di viaggio (Italia) nel XVIII e XIX secolo, rapporti transnazionali nella storiografia Germania-Italia durante il XIX secolo, letteratura del XVIII e XIX secolo.

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Visiting Scholar
Marketa Stedronska

Già da novembre del 2017 Marketa Stedronska svolge presso la Sezione di Storia della Musica le sue ricerche per un progetto finanziato dal Wissenschaftsfonds austriaco (FWF) sui "Nazareni e la musica antica". Da un lato indaga la recezione della musica antica da parte dei pittori nazareni a Roma nei primi tre decenni del XIX secolo, dall'altro esamina l'influenza esercitata dal movimento dei nazareni sulla rinascita della musica antica a Vienna nella seconda metà dello stesso secolo. L'attenzione è rivolta al fenomeno dello storicismo nel contesto della storia dell'arte e della musica. Dopo un soggiorno dalla durata di dieci mesi la ricercatrice concluderà il suo lavoro presso l'Institut für Musikwissenschaft all'Università di Vienna.

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Borsista
Maria Borghesi

Maria Borghesi svolge un dottorato di ricerca alla Hochschule für Musik Carl Maria von Weber (Dresda) sul tema "Johann Sebastian Bach nell'Italia Repubblicana (1946–2000): ricezione della figura e dell'opera" (relatore Prof. Dr. Michael Heinemann); da gennaio a luglio del 2018 sarà borsista presso la Sezione di Storia della Musica del DHI Roma. La ricerca è volta a ricostruire fasi e peculiarità della ricezione di J.S. Bach in Italia dal secondo dopoguerra, esaminando lo sviluppo del dibattito musicologico (in ambito accademico e negli scritti divulgativi), il ruolo delle composizioni bachiane nella didattica e nel mondo editoriale, il contributo di interpreti e organizzatori musicali nella divulgazione del repertorio sia nell'ambito delle principali stagioni concertistiche, sia attraverso il mercato discografico e i media.

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OPPORTUNITÀ

Deadline per assegni di ricerca nel secondo semestre 2018

 

Secondo le proprie finalità, l'Istituto Storico Germanico di Roma offre ogni anno un assegno di ricerca semestrale a giovani studiosi e studiose di storia (dottori di ricerca) italiani che intendono approfondire le proprie ricerche scientifiche. Le domande per il secondo semestre 2018 vanno presentate entro il 15 febbraio 2018.

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Presentazione domande per tirocini

 

L'Istituto Storico Germanico assegna ogni anno diversi tirocini dalla durata di sei settimane a studenti e studentesse di livello avanzato nelle discipline di storia e musicologia i cui interessi vertono sulle relazioni italo-tedesche o sulla storia italiana. Le domande per il periodo tra settembre e dicembre 2018 vanno presentate entro il 15 aprile 2018.

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Call for Papers
Religion und Religionsdiskurse transnational: Konstruktion und Abwehr von Globalität

Si cercano contributi per la conferenza conclusiva dell'Internationales Graduiertenkolleg "Religiöse Kulturen im Europa des 19. und 20. Jahrhunderts" che avrà luogo dal 21 al 22 giugno 2018 all'Istituto Storico Germanico di Roma. Deadline è il 28 febbraio 2018.

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An Era of Value Change: The Seventies in Europe

The international conference will be held at the German Historical Institute of London, 14.–16. March 2019.

The organisers aim to secure funding to cover expenses for travel and accommodation.

The language of the conference is English. Please send proposals of up to 350 words and a brief biographical note by 15 April 2018 to: europe70s[at]gmail.com.

Proposals for single papers as well as entire panels (of three speakers) might include:

 

  • Value changes pertaining to family, work, education, leisure time, religiosity
  • Sexuality, sexual cultures and the "sexual revolution"
  • The redefinition of private and public spheres, milieus and political loyalties
  • Changes in gender roles and practices
  • "1968", political protests, feminists and gay activisms
  • Political responses on both sides of the Iron Curtain.
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BIBLIOTECA

Novità riguardo alla ricerca nelle raccolte possedute dall'Istituto

 

I titoli acquisiti dalla biblioteca del DHI vengono catalogati d'ora in poi nel sistema bibliotecario Südwestdeutscher Verbund (SWB) e possono quindi essere cercati anche in un contesto transregionale, ad esempio attraverso il Karlsruher Virtueller Katalog (KVK). Non tutti i titoli già in possesso della biblioteca sono già stati inseriti nel SWB e pertanto trovabili attraverso il KVK, ma passeranno nel nuovo sistema nel corso del 2018.

Inoltre sono ora catalogate nella EZB (Elektronische Zeitschriftenbibliothek / Biblioteca Riviste elettroniche) tutte le riviste elettroniche. La consultazione delle riviste a cui la nostra biblioteca è abbonata è possibile da postazioni collegate alla rete interna dell'Istituto.

 

Le stesse raccolte della Sezione di Storia della Musica sono ora consultabili non solo nell'OPAC della Biblioteca, a cui si accede attraverso il sito dell'Istituto, ma anche sulla piattaforma (discovery tool) romana URBiS Library Network.

 

Per avere un quadro completo del patrimonio librario posseduto dall'Istituto, si prega di consultare per il momento anche i vecchi OPAC sulla nostra homepage: Biblioteca Storica e Biblioteca Sez. Musica.

 

 

Informazioni per l'utilizzo della Biblioteca

 

Ci preme avvisare che sono in vigore nuove regole per la consultazione del materiale della Biblioteca Storica. I provvedimenti si sono resi necessari a causa della contaminazione da muffe riscontrata in alcuni gruppi di collocazione, nonché per motivi di conservazione del patrimonio librario antico stampato in data anteriore al 1850.

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Sezione Storia della Musica

Foto: Anteporta del libretto La pace fra Tolomeo, e Seleuco, Venezia 1691, Copia della Sezione Storia della Musica del DHI Roma, Rar.Libr.Ven.283.

 

Musica e pace. Nuove ricerche sull'Età moderna – 17 maggio 2017, DHI Roma

 

In occasione di questa giornata di studi organizzata nell'ambito del progetto di ricerca interdisciplinare "'Dass Gerechtigkeit und Friede sich küssen'. Repräsentationen des Friedens im vormodernen Europa" è stato eseguito un concerto:

 

Iustitia et pax osculatae sunt. "Friedensmusik". Musica e pace dal Quattro al Settecento

 

Ensemble Chordis

Christine Streubühr – Canto

Andrea Damiani – Liuto e Chitarrone

Sabine Cassola, Stefania Grillo, Valentina Nicolai – Viole da gamba

 

Le riprese dal vivo del concerto sono accessibili online tra i podcast del DHI Roma.

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Convegni
14
feb
16
feb
Peace Movements and Democratic Culture in Southern Europe during the 1970s and 1980s

Convegno internazionale in collaborazione con l'università di Sheffield, con sostegno di: Deutsche Stiftung Friedensforschung, Max Batley Legacy at the University of Sheffield.

 

Istituto Storico Germanico di Roma

Programma

Organizzazione: Benjamin Ziemann (University of Sheffield), Martin Baumeister (DHI Roma)

Registrazione obbligatoria

 

Foto: Murale del gruppo giovanile (MCC) del "Moviment Comunista de Catalunya", Barcelona, 1987 (con la gentile concessione della Fondazione Salvador Segui Madrid, Collezione "Antimilitarism - Transition", Box 4).

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5
mar
7
mar
Cinema as a Political Media: Germany and Italy compared, 1945–1950s

Convegno internazionale in collaborazione con l'Universität des Saarlandes, Lehrstuhl für Kultur- und Mediengeschichte.

 

Istituto Storico Germanico di Roma

Contatto: Lutz Klinkhammer

Registrazione obbligatoria

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12
mar
14
mar
Kuriale Quellen und Digital Humanities. Perspektiven für das Repertorium Germanicum zum Abschluss des Sixtus IV.-Bandes (1471–1484)

Convegno internazionale in collaborazione con la Ludwig-Maximilians-Universität München.

 

Istituto Storico Germanico di Roma

Contatto: Andreas Rehberg

Registrazione obbligatoria

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21
mar
23
mar
Secularities. Freethinkers in the Context of National Movements and the Rise of Nation States in Europe, 1789–1920s

Convegno internazionale in collaborazione con l'Istituto Storico Germanico di Varsavia (Deutsches Historisches Institut Warschau).

 

Istituto Storico Germanico di Roma

Contatto: Carolin Kosuch

Registrazione obbligatoria

 

Foto: Inaugurazione della statua dedicata a Giordano Bruno, Roma, Campo dei Fiori, 9 giugno 1889.

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Conferenze pubbliche
Prof. Federico Romero (European University Institute)
mer 14/02/2018 | ore 17:30

Southern Europe during the Last Decade of the Cold War: Security Issues and Democratic Transition

 

Keynote Lecture nell'ambito del convegno "Peace Movements and Democratic Culture in Southern Europe during the 1970s and 1980s".

 

Istituto Storico Germanico di Roma

Registrazione obbligatoria

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Prof. Dr. Günther Wassilowsky (Goethe-Universität Frankfurt am Main)
ven 02/03/2018 | ore 18:00

Stadt der Gnade. Theologie und Kultur im frühneuzeitlichen Rom

 

Conferenza annuale in occasione della riunione del consiglio scientifico.

 

Istituto Storico Germanico di Roma

Registrazione obbligatoria

 

Foto: Giovanni Battista de' Cavalieri, secondo Tomasz Treter, Allegoria di "Roma Sancta", incisione, 1575.

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Prof. Dr. Arnold Esch (Roma)
lun 12/03/2018 | ore 18:15

Repertorium Germanicum und Repertorium Poenitentiariae Germanicum als Spiegel spätmittelalterlichen Lebens

 

Prolusione in occasione della conclusione del Repertorium Poenitentiariae Germanicum, nell'ambito del convegno "Kuriale Quellen und Digital Humanities. Perspektiven für das Repertorium Germanicum zum Abschluss des Sixtus IV.-Bandes (1471–1484)"; preceduta da interventi di Martin Baumeister (Roma), Kirsi Salonen (Turku), David d'Avray (London).

 

Istituto Storico Germanico di Roma

Registrazione obbligatoria

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Prof. Dr. Detlef Pollack (Universität Münster)
mer 21/03/2018 | ore 18:00

Secularization − A Contentious Concept in the Historical and Social Sciences

 

Keynote Lecture nell'ambito del convegno "Secularities. Freethinkers in the Context of National Movements and the Rise of Nation States in Europe, 1789–1920s".

 

Istituto Storico Germanico di Roma

Registrazione obbligatoria

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Circolo Medievistico
Antonella Dejure
lun 26/02/2018 | ore 17:30

Le lettere di Caterina da Siena nella raccolta romana di Barduccio Canigiani (fine XIV secolo)

 

Presiede: Sofia Boesch Gajano

Accademia d'Ungheria in Roma (Via Giulia, 1)

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Line Cecilie Engh
lun 26/03/2018 | ore 17:00

The Pope's Bride. Female Imagery in Papal Writing in the High Middle Ages

 

Presiede: Tommaso di Carpegna Falconieri

Istituto di Norvegia in Roma (Viale XXX Aprile, 33)

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Conferenze del mercoledì
25
gen
Alessandro Maras

Alfredo Casella, Ottorino Respighi e la costruzione del Neoclassicismo a Roma – Interazioni fra arti, istituzioni e artisti nel periodo interbellico

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7
feb
Jan-Hendryk de Boer

Jenseits von Rom. Delegitimierung und Selbstlegitimation des Avignoneser Papsttums, 1316–1378

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15
mar
Doppia conferenza

Valeska Hartmann

Zwischen Fiktion und Rekonstruktion – Mechanismen der Antikenrezeption im Bühnenbild der opera seria des 18./19. Jahrhunderts

 

Valeria Lucentini

Das Land der Musik: Die musikalische Repräsentation Italiens in den Reiseberichten des 18. Jahrhunderts

 

 

Tutte le conferenze del mercoledì:

Istituto Storico Germanico di Roma

Ore 18.00

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Nuovi progetti di ricerca
Daniel Hedinger
Imperi in guerra. La Seconda guerra mondiale in una prospettiva transimperiale e (post)coloniale

La Seconda guerra mondiale fu una lotta tra imperi, per imperi, e intorno alla questione di quale ordine imperiale avrebbe dominato il mondo. Ma noi siamo soliti vedere in essa in prima linea un conflitto tra singoli Stati nazionali. Stupisce la persistenza di una tale visione soprattutto se si tiene conto della storiografia sulla Prima guerra mondiale: nel corso della ricorrenza centenaria di quel "cataclisma primordiale del XX secolo" sono aumentate le voci che sottolineano a ragione le sue dimensioni globali e imperiali. È noto che ne scaturì un processo di formazione accelerata di Stati nazionali che racchiudeva in sé già i germi di futuri conflitti. Ma l'idea dell'autodeterminazione dei popoli era decisamente eurocentrica, mentre nel periodo tra le due guerre una quantità di uomini mai vista fino a quel momento fu aggiogata da regimi coloniali. Ne derivavano tensioni e contraddizioni che spiegano perché i contesti e le dimensioni imperiali sarebbero spiccati ancora di più nella genesi e nel percorso della Seconda guerra mondiale: esse emersero ad esempio nel 1931/32 in Manciuria e, tre o quattro anni dopo, in Etiopia; ed esse emergono pure nelle esperienze di milioni di soldati e civili il cui orizzonte di riferimento fu, durante la guerra, in prima linea quello imperiale. Su questo sfondo il progetto mira a sviluppare una prospettiva (post)coloniale e transimperiale sulla Seconda guerra mondiale. Approcci recenti come la New Imperial History, la storia transnazionale, la teoria postcoloniale oppure i nuovi indirizzi della ricerca sulla violenza ne offrono la strumentazione teorica e metodica.

 

Foto: Rivista giapponese "Fassho", Mussolini in Libia, agosto 1939.

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Angela Steinsiek (con Martin Baumeister)
Ferdinand Gregorovius: poesia e scienza. Raccolta di lettere italiane e tedesche

Accanto a Theodor Mommsen e Leopold von Ranke, Ferdinand Gregorovius è lo storico più conosciuto del XIX secolo e oggi, forse, quello più letto. All'interno del suo œuvre storiografico e letterario, il corpo di oltre mille lettere, scritte in lingua italiana e tedesca, riveste un carattere straordinario per la storia scientifica, politica e culturale europea. L'edizione critica intende raccogliere, sulla base di una ricerca sistematica, circa 600/700 lettere rappresentative che saranno pubblicate, corredate di commenti dettagliati, nella rispettiva lingua originale. Le lettere non solo sono indispensabili per la comprensione dell'opera di Gregorovius; in esse si riflette inoltre, attraverso lo sguardo del contemporaneo, la storia tedesca e italiana del XIX secolo nei loro rapporti reciproci. Emerge un sempre maggiore scetticismo nei confronti del progresso con il quale Gregorovius, ma non solo lui, reagiva nel corso degli anni ai rapidissimi cambiamenti a cui assisteva. Il progetto ha una durata prevista di quattro anni e viene finanziato dalla Deutsche Forschungsgemeinschaft (DFG) a partire dal 2017.

 

Foto: Ferdinand Gregorovius (Fratelli D'Alessandri, Roma. Da Recueil. Personnages politiques, ministres, écrivans, musiciens, peintres. Bibliothèque Nationale de France [BNF]).

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Christian Alexander Neumann
Sovrani anziani nel medioevo: re, dogi e papi. Contributo per una medievistica gerontologica

La vecchiaia, l'invecchiare è un fenomeno universale e complesso: da un lato esso rimanda a un processo biologico dal percorso graduale, dall'altro lato costituisce un oggetto di ricerca culturalmente costruito e pertanto variabile. Un quesito fondamentale del progetto è quello dell'influenza esercitata dal fattore della "vecchiaia" sulle attitudini che guidano l'azione dell'uomo. Il discorso vale in particolare per i detentori del potere politico e riguarda anche altre epoche storiche. Il progetto mira a indagare, a livello comprensivo e sulla base di un approccio comparativo, la fase di vecchiaia, vissuta dai sovrani medievali, da una prospettiva medievistico-gerontologica interdisciplinare. Fino ad oggi la vecchiaia e l'invecchiare dei sovrani non sono stati analizzati né in una solida ottica teorica né su una vasta base di dati empirici. Pertanto appare proficuo applicare il concetto di "gerontocrazia" alla storia medievale e discuterlo sul piano teorico. Si intende coniugare tre tradizioni di ricerca finora sviluppatesi in gran parte su linee separate: la ricerca medievistica sulla vecchiaia, la ricerca medievistica sulla monarchia, e la gerontologia moderna. In questo modo si guarda da un lato in una nuova prospettiva sulla monarchia medievale, e dall'altro lato si mette alla prova le teorizzazioni gerontologiche, riferendole a concreti esempi storici. Saranno presi in considerazione i re d'Inghilterra, i dogi veneziani e i papi. All'interno di questi casi di studio si procederà a ulteriori restrizioni, data la gran quantità di materiale offerta. Saranno adoperate, una dopo l'altra, tre prospettive, quella discorsiva, quella discorsivo-prasseologica e quella prasseologica, per approfondire i quesiti fondamentali del progetto: in quale misura le rappresentazioni di sovrani anziani, basate sui testi, erano influenzate da concezioni normative e ideali discorsive, e in quale misura l'agire dei sovrani cambiava nel corso del loro invecchiamento?

 

Foto: Lazzaro Bastiani, Ritratto del doge Francesco Foscari (reg. 1423–1457).

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Pubblicazioni
Silvano Longhi, Exil und Identität. Die italienischen Juden in der Schweiz (1943–1945), Berlin-Boston: De Gruyter 2017 (X, 530 pp.), ISBN 978-3-11-054088-8.
BDHI 133

Dopo l'occupazione dell'Italia da parte dei tedeschi nel settembre 1943 anche gli ebrei italiani vennero colpiti dalla soluzione finale. L'autore esamina una fase breve, ma molto importante della loro storia, rivolgendo l'attenzione alla sorte di coloro che erano riusciti a salvarsi in Svizzera. Essi si impegnarono nel campo della politica, della cultura e del giornalismo, ma sostennero pure la lotta dei partigiani e gli ebrei rimasti nell'Italia occupata.

Ulteriori informazioni
Michael Matheus/Arnold Nesselrath/Martin Wallraff (a cura di), Martin Luther in Rom. Die Ewige Stadt als kosmopolitisches Zentrum und ihre Wahrnehmung, Berlin-Boston: De Gruyter 2017 (XVII, 534 pp.), ISBN 978-3-11-030906-5.
BDHI 134

Circa 500 anni fa Martin Luther venne a Roma. Allo studio di questo viaggio si ricollega spesso il quesito di quanto sia stato il presupposto della Riforma. Ne derivava spesso una percezione negativa del viaggio e della città. Il presente volume intende distaccarsi da questo paradigma per tracciare un quadro differenziato della città, del viaggio di Luther e delle prospettive di memoria a esso collegate.

 

Esempi musicali BDHI 134

Ulteriori informazioni
Patrick Bernhard/Lutz Klinkhammer (a cura di), L'uomo nuovo del fascismo. La costruzione di un progetto totalitario, Roma: Viella 2017 (290 pp.), ISBN 978-88-6728-833-5.
Ricerche 11

Dalla metà degli anni Venti il regime fascista avviò il più grande esperimento di pedagogia politica di massa mai tentato nella storia italiana: forgiare una collettività organizzata di cittadini-sudditi, imbevuti sin dalla più tenera età di un'ideologia fascista nazionalpatriottica e militarista. Questo progetto, totalitario nelle intenzioni e propagato attraverso il termine di "uomo nuovo", divenne una forza trainante del regime, e diede occasione a gruppi di volonterosi esperti ed educatori di trovare una nuova collocazione sociale e opportunità di far carriera all'interno del regime, lavorando "incontro al Duce". Il volume analizza l'operato del regime e dei suoi esperti per realizzare l'ambizioso programma, concentrandosi su alcuni campi particolarmente significativi (partito unico di massa, scuola e organizzazioni giovanili, medicina, sport, arte futurista, politica demografica e assistenziale, propaganda, sfruttamento delle colonie, razzismo), presentando ideologia e politica legate alla formazione dell'uomo nuovo fascista nelle sue varie declinazioni, senza dimenticare il loro concorrente totalitario, la Chiesa cattolica.

 

Indice/Acquistare

Ulteriori informazioni
Giancarlo Rostirolla, La Cappella Giulia 1513–2013: Cinque secoli di musica sacra in San Pietro, 2 voll., Kassel et al.: Bärenreiter 2017 (772 e 792 pp.), ISBN 9783761821374.
Analecta musicologica 51

Una delle più importanti istituzioni musicali sacre, la Cappella Giulia della Basilica di San Pietro, vanta oramai una storia di cinque secoli. In questo libro Giancarlo Rostirolla ne illustra le 'gloriose' vicende attraverso lo spoglio sistematico dei documenti originali conservati nella Biblioteca Apostolica Vaticana e nell'Archivio Capitolare. Nella Cappella Giulia, fondata nel 1513 da papa Giulio II, furono attivi alcuni tra i più noti rappresentanti della scuola polifonica romana ed europea, a cominciare da Giovanni Animuccia e Giovanni Pierluigi da Palestrina, come anche compositori d'opera, quali Domenico Scarlatti e Nicolò Jommelli. Nell'Ottocento e nel Novecento svolsero il ruolo di maestro di cappella esponenti del movimento ceciliano; mentre tra gli organisti emersero G. Frescobaldi e F. Germani. L'Istituzione ha avuto nel corso di mezzo millennio un ruolo fondamentale ed esemplare grazie non solo all'assetto istituzionale ed economico, ma anche per il contributo offerto da compositori e musicisti all'emancipazione della professione musicale nei secoli XVI e XVII, nonché al progresso e alla maturazione degli stili e del linguaggio.

 

Indice

Ulteriori informazioni
Kordula Wolf/Klaus Herbers (a cura di), Southern Italy as Contact Area and Border Region during the Early Middle Ages. Religious-Cultural Heterogeneity and Competing Powers in Local, Transregional and Universal Dimensions, Köln et al.: Böhlau Verlag 2018.
Beihefte zum Archiv für Kulturgeschichte 80, ISBN 978-3-412-50926-2.

Il volume in tre lingue rivolge l'attenzione all'Italia meridionale dell'alto medioevo (compresa la Sicilia) che costituisce una regione di confine e di contatto sottoposta a continui processi di trasformazione, contrassegnata da una forte eterogeneità religioso-culturale e condizionata da diversi poteri, tradizioni, idee e percezioni in concorrenza tra loro. Coinvolgendo esperti provenienti dalla medievistica e bizantinistica, dall'islamistica e archeologia, si adotta un approccio interdisciplinare e multiprospettico e si considerano dimensioni locali e transregionali in cui si celavano allora in parte rivendicazioni "universali". Su una base documentaria variegata, i contributi offrono nuove letture, sviluppano ulteriori quesiti di ricerca e aprono molteplici piste di analisi.

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Impressum
Redazione: Dr. Claudia Gerken, Dr. Gerhard Kuck, Dr. Kordula Wolf
Istituto Storico Germanico di Roma
Via Aurelia Antica, 391 - I-00165 Roma - Italia - www.dhi-roma.it