Un gruppo di ricercatrici e ricercatori delle scienze naturali e umanistiche hanno sviluppato un nuovo approccio per comprendere meglio le interazioni tra clima e società in una prospettiva storica. In un articolo, apparso di recente sulla rivista "Nature", essi enucleano cinque vie in cui delle società premoderne riuscirono ad adattarsi al cambiamento climatico. Del gruppo internazionale fa parte Martin Bauch che ha condotto le indagini fondamentali, confluite in questa pubblicazione, presso il DHI Roma in qualità di collaboratore scientifico (2013–2016). Nel suo contributo si concentra sulla cosiddetta anomalia di Dante, vale a dire sul repentino cambiamento climatico avvenuto all'inizio del XIV secolo, e sulle ripercussioni che ebbe nell'Europa tardomedievale. Attualmente è direttore di un gruppo di ricerca per giovani ricercatori presso il Leibniz-Institut für Geschichte und Kultur des östlichen Europa (GWZO) a Lipsia.
Dagomar Degroot, Kevin Anchukaitis, Martin Bauch, Jakob Burnham, Fred Carnegy, Jianxin Cui, Kathryn de Luna, Piotr Guzowski, George Hambrecht, Heli Huhtamaa, Adam Izdebski, Katrin Klee-mann, Emma Moesswilde, Naresh Neupane, Timothy Newfield, Qing Pei, Elena Xoplaki, Natale Zappia, Towards a Better Understanding of Societal Responses to Climate Change, in: Nature (2021), DOI: 10.1038/s41586-021-03190-2, URL: https://www.nature.com/articles/s41586-021-03190-2.